Poco più di un anno fa il segretario del Pd Matteo Renzi incontrava a Thiesi gli industriali del latte, ieri a Cagliari il presidente del Consiglio Conte ha invece incontrato i pastori. Nella filiera del latte tutti sono importanti, ma è chiaro che il Movimento 5 Stelle sta dalla parte dei più deboli, mentre il centrosinistra in questi anni ha scelto di stare dalla parte dei più forti.
Sulla crisi attuale del prezzo del latte serve responsabilità e soprattutto memoria. Appena cinque giorni fa l’attuale assessore all’Agricoltura e candidato nelle liste del Pd alle prossime regionali Pier Luigi Caria, dichiarava: ‘Ci sono positivi passi in avanti nella trattativa per l’accordo sulle problematiche in discussione al cosiddetto Tavolo Latte’. Era il 7 febbraio, cosa sia successo da quel giorno in poi è noto ormai a tutti gli italiani.
Attaccando il presidente del Consiglio Conte, il presidente della Regione Francesco Pigliaru cerca disperatamente di avere un ruolo in una campagna elettorale in cui ormai anche il centrosinistra sta cercando in tutti i modi di emarginarlo. Ma anche per Zedda ignorare Pigliaru è impossibile. I problemi della sanità e del mondo agricolo stanno esplodendo: eppure il centrosinistra ha ricandidato sia l’assessore Arru che l’assessore Caria, segno che la discontinuità promessa da Zedda è solo immaginaria.
Il presidente Conte ieri a Cagliari ha ascoltato tutti e ha detto parole chiare. Sugli accantonamenti ad esempio, ha proposto alla Regione un tavolo immediato insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze per il rispetto della recente sentenza della Corte Costituzionale. Pigliaru ha evidentemente fatto finta di non capire.
Così come sulla dorsale del metano, la posizione del presidente della Regione ormai è identica a quella del leader della Lega Matteo Salvini: a dimostrazione che sulle grandi questioni di fondo che riguardano la Sardegna, centrodestra e centrosinistra hanno da tempo le stesse identiche posizioni. Solo il Movimento 5 Stelle rappresenta #ilverocambiamento.
